Con Draghi è più facile per i giovani acquistare la prima casa

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Giorgio Modugno

Il decreto sostegni bis rifinanzia il Fondo di Garanzia per l’acquisto della casa e aiuta i più giovani

Il Fondo di Garanzia per l’acquisto della prima casa è stato istituito con l’art. 1 comma 48 lett. c) della Legge 147/2013. Il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50% del prezzo dell’immobile a favore di chi- a prescindere dalla composizione familiare e dell’età- intenda acquistare una prima casa per abitarvi. La legge prevede alcune limitazioni (i) il finanziamento non può essere superiore ad euro 250.000,00 e (ii) chi richiede il finanziamento non deve possedere altri immobili ad uso abitativo anche all’estero con eccezione degli immobili acquistati per eredità e (iii) l’immobile da acquistare non deve rientrare nelle categorie A1, A8 e A9 (abitazioni di lusso).

Il Decreto Sostegni bis  

Con il D.L. 73/21 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2021 il Governo Draghi ha rifinanziato il Fondo di Garanzia per l’acquisto della prima casa e ha aggiunto una nuova garanzia più ampia. Lo Stato garantisce il mutuo sino all’80% della quota capitale. Inoltre l’acquirente non è tenuto al pagamento dell’imposta di registro, di bollo, ipotecarie e catastali.  

 

E’ previsto altresì un tasso calmierato di finanziamento ovvero ovvero “il tasso effettivo globale (TEG) non può essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM), pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi della legge 7 marzo 1996, n.108”.

A chi è rivolto: i requisiti

Possono accedere al nuovo strumento introdotto dal Governo Draghi i soggetti di seguito elencati che abbiano un Isee non superiore ad euro 40.000,00 e ottengano un finanziamento superiore all’80% del prezzo di acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori:

  • i giovani che non abbiano compiuto 36 anni;
  • la famiglia composta da un unico genitore e almeno un figlio minore: il genitore può essere separato o divorziato oppure semplicemente non convivente con l’altro genitore;
  • chi vive in affitto in alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari.

La domanda può essere presentata anche da una coppia coniugata o convivente da due anni in cui uno dei due abbia meno di 36 anni.

 

Restano poi ferme le altre condizioni/ limiti previsti in via generale e quindi (i) il finanziamento non può essere superiore ad euro 250.000,00 e (ii) chi richiede il finanziamento non deve possedere altri immobili ad uso abitativo anche all’estero con eccezione degli immobili acquistati per eredità e (iii) l’immobile da acquistare non deve rientrare nelle categorie A1, A8 e A9 (abitazioni di lusso).

Termine e modalità per la presentazione della domanda

Le domande vanno presentate direttamente in una delle banche aderenti (cliccare qui per visualizzare le banche aderenti) all’iniziativa dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022. Ad opinione di chi scrive- trattandosi di un capitale ad esaurimento- prima viene presentata la domanda, maggiori sono le possibilità di accoglimento.

 

L’istituto di credito si occuperà di far compilare il modulo, qui allegato in uno con l’elenco delle banche aderenti (cliccare qui per visualizzare e scaricare la domanda). Pur avendo i requisiti, la banca può decidere di non concedere il mutuo ricorrendo alla garanzia statale.

 

Se però la banca decide di concedere il mutuo e fa ricorso alla garanzia prestata dallo Stato, l’istituto di credito non può chiedere garanzie aggiuntive, oltre all’ipoteca sull’immobile. Non sarà quindi necessario presentare una fideiussione o farsi garantire da un fideiussore o ancora concedere altre garanzie reali (es. ipoteca sulla casa dei genitori).

Conclusioni

La norma dovrebbe avere i seguenti effetti positivi.

 

Le banche dovrebbero essere invogliate a concedere un mutuo in favore di soggetti che offrono poche ovvero non offrono garanzie. Ciò- se da un lato produce un maggiore indebitamento dei privati- dall’altro consente l’immissione di liquidità nel sistema. La ripresa dei mutui favorisce poi la ripresa del mercato immobiliare e, di riflesso a mio avviso, il mercato edile. Lo strumento infine consente ai più giovani- spesso meno garantiti dal mercato del lavoro- di acquistare una prima casa attraverso condizioni più favorevoli (si pensi al tasso di finanziamento agevolato). Sotto questo ultimo punto di vista l’agevolazione potrebbe avere effetti positivi sulle famiglie.

 

La riuscita della norma dipende soprattutto dagli istituiti bancari. Bisognerà vedere se intendono accettare il rischio e concedere finanziamenti anche a situazioni meno garantite. Se è vero che in caso di mancata restituzione del finanziamento, le banche possono ricorrere alla garanzia statale, è altrettanto vero che questa non copre l’intero finanziamento.


Giorgio Modugno